Afrin: “Bisogna rompere il silenzio della comunità internazionale”
Tema: Proteste/Internazionalismo
Data: 13/03/2018
Di: RRN
La situazione nel cantone di Afrin si sta aggravando ngli ultimi giorni. L’esercito turco e le bande jihadiste avrebbero accerchiato Afrin. Come riportato da InfoAuto il Tev Dem (Movement for a Democratic Socieity – un movimento curdo) ha chiamato ad una mobilitazione generale in tutti i paesi e in tutte le piazze. Urge continuare a denunciare le atrocità degli invasori turchi e jihadisti, così come solidarizzare e difendere la rivoluzione curda nel nord della Siria quale rivoluzione “guida” del movimento rivoluzionario internazionale dell’attuale momento storico. Una rivoluzione capace di creare una sintesi tra classica teoria rivoluzionaria marxista-leninista, critica libertaria e la necessità dell’emancipazione femminista come avanguardia di ogni rivoluzione.
Negli ultimi giorni si sta dimostrando a Berna, Zurigo, ma anche a Basiela, Lucerna, San Gallo, Ginevra e Losanna. Manifestazioni anche un po’ in tutta la Germania come a Berlino, Stoccarda, Norimberga, Hannover, Dortmund, Francoforte, Monaco e in altre città ancora. A Parigi invece è stato organizzato un sit-in di protesta davanti all’Eliseo. A Londra una manifestazione ha bloccato il traffico nella Trafalgar Square. In Austria a Vienna e Graz in centinaia sono scesi per le strade in solidarietà con Afrin.
Domenica 11 marzo oltre 1’000 persone hanno dimostrato ancora a Zurigo in solidarietà con Afrin mentre la stessa sera un altro corteo solidale è stato ingabbiato dalla polizia, la quale ha sprayato gas orticanti e arrestato diverse persone. Mercoledì 14 manifestazioni a Berna e Zurigo, giovedì 15 in Piazza Federale e sabato 17 a Basilea. Afrin non è da sola, dappertutto è resistenza, dappertutto è Afrin.