Lanciato il Congresso contro lo sviluppo capitalista delle città

Tema: Lotta per la città
Data: 16/05/2017
Di: RRN

Avrà luogo a Zurigo – da venerdì 26 a domenica 28 maggio presso il Koch Areal – il primo incontro internazionale con tema centrale, “la città e il suo sviluppo capitalista”. Lo scopo del Congresso, come riportato sul sito www.kongress.ga, è quello di «confrontarsi con queste dinamiche e di assumere una posizione chiara contro il concetto di sviluppo delle città calato dall’alto». «E’ chiaro che il rapporto di forza in seno al confronto nelle città sia squilibrato», così prosegue il comunicato d’invito, «proprio per questo motivo è importante per noi creare un evento dove si possa avere momenti di scambio, creare una rete e organizzarsi». L’evento è pubblico ed è rivolto tutti coloro che resistono ad apprezzamento e dislocazione.

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Occupazione in Freiestrasse; donne dietro le barricate

Tema: Occupazione
Data: 10/05/2017
Di: RRN

Nella notte tra lunedì e martedì un gruppo di donne auto-organizzate ha occupato una casa vuota al numero 134 di Freiestrasse, nel “Kreis 7” di Zurigo. Barricatesi all’interno rivendicano la libertà di “vivere lo spazio al posto di passare sempre davanti e doverlo vedere vuoto”, come riferiscono nel comunicato diffuso in mattinata sul sito barrikade.info, da noi tradotto qui in seguito. Proprietaria dell’edificio è la Interpool Consulting, azienda internazionale per consulenze in risorse umane, la quale non solo possiede il numero 134, sono di sua proprietà anche il 136 e 138, il quale è a sua volta vuoto. Come riferito nel comunicato delle occupanti, la casa ora occupata, sarebbe parte di un piano di valorizzazione, dove verrebbe prima demolita e poi sostituita da un altro edificio destinato ad affitti più alti. Continue reading Occupazione in Freiestrasse; donne dietro le barricate →

In denuncia al governo turco

Tema: Attualità/Antifascismo
Data: 04/05/17
Di: RRN

Un Primo Maggio insolito a Zurigo; se qualcuno si aspettava la classica “Nachdemo” non autorizzata al pomeriggio, questa non c’è stata, è successo invece dell’altro. Il corteo tradizionale mattutino ha raccolto circa 12’000 persone, delle quali più di un migliaio hanno marciato nel blocco rivoluzionario dietro lo striscione “Spalla a spalla contro il fascismo”. Dal blocco è stata criticata la riforma delle pensioni 2020, caldeggiata dalla socialdemocrazia contro gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, criticata anche la costante “gentrificazione” che schiaccia e spinge i poveri ai margini della città. Criticata pure la politica del risparmio; in segno di protesta contro l’abbattimento sociale il Municipio è stato attaccato con dei colori. Nel primo pomeriggio alla Kanzleiareal si sono svolti dei concerti, intavolato discussioni e info-points. La polizia, con la consueta presenza nelle vie del centro in assetto antisommossa e agenti in civile al fine di “pulire” le vie del centro dai “sovversivi” si è poi però persa qualcosa. Continue reading In denuncia al governo turco →

Svizzera complice della tortura dello Stato spagnolo

Tema: Tutt* Liber*
Data: 07/04/2017
Di: RRN

“Siamo scesi per le strade oggi perché la domanda di asilo di Nekane e la richiesta di non-estradizione allo Stato spagnolo sono stati respinti”, così il volantino distribuito ieri alla manifestazione “FreeNekane” a Zurigo. A esattamente un anno dall’arresto della compagna, circa 400 persone hanno marciato nel quartiere 4 della città passando per la prigione del Bezirksgebäude dove sono stati fatti degli interventi al megafono e fatto un po’ di rumore rivendicando la libertà della compagna perseguitata. Cori antifascisti e femministi sono stati scanditi con rabbia contro la decisione della “giustizia” Svizzera di consegnare Nekane nelle mani dello Stato torturatore spagnolo.

Nekane Txapartegi, giornalista, attivista politica e consigliera comunale di Asteasude, comune basco, fu arrestata inizialmente nel 1999 dalla polizia paramilitare spagnola (Guardia Civil), sospettata di essere una sostenitrice dell’ETA (organizzazione clandestina basca) venne torturata e violentata durante il periodo di “Arresto-Incomunicado” (prigionia senza alcun contatto con l’esterno, avvocato compreso). Sotto tali torture fu costretta a rilasciare delle confessioni, che smentì in seguito. Nel 2007 fuggì dalla Spagna prima di essere rimessa in carcere e raggiunse la Svizzera, dove aveva buoni contatti e l’opportunità di rifarsi dalle brutalità subite. Nello stesso anno venne tuttavia condannata dalla “giustizia” spagnola per le dichiarazioni fatte sotto tortura e sevizie, mentre queste vennero poi, come purtroppo in Spagna spesso succede, messe a tacere malgrado fossero molto ben documentate. Continue reading Svizzera complice della tortura dello Stato spagnolo →