Un trio di cittadin* partecipa con una campagna unica nel suo genere al referendum contro la sorveglianza dei/delle assicurat*. Politic* sociali prominenti li/le vogliono sostenere.
Di Kaspar Surber
All’inizio erano in tre. L’avvocato Philip Stoklin, il quale nel 2016 ha ottenuto una sentenza storica dinanzi alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro l’uso di investigatori sociali. La scrittrice Sybille Berg, i cui romanzi pluripremiati sono stati tradotti in 34 lingue. E infine c’è l’attivista Dimitri Rougy, appena ventenne.
“Sembriamo un gruppetto curioso”, dice Rougy. “Portiamo però tutto il necessario per iniziare un referendum. L’avvocato ne esce professionalmente, l’autrice sa scrivere e io cercherò di aprire la campagna.
Il trio si oppone al modello legislativo per la sorveglianza de* assicurat*. La Corte di Strasburgo aveva già criticato la Svizzera per la mancanza di un tribunale di questo tipo. L’assicurazione contro gli infortuni (SUVA), l’assicurazione invalidità (AI) così come i servizi di assistenza sociale dei comuni hanno dovuto sospendere l’impiego dei detective sociali. In tempi stretti è stato poi accolto con entusiasmo dal parlamento un nuovo modello a riguardo. Sotto la pressione delle lobby delle assicurazioni ci si spinge più in là della prassi attuale: il cerchio de* sorvegliat* verrà ampliato a tutt* gli abitanti, e per l’AVS/AI, casse malati e cassa disoccupazione sarà anche possibile effettuare degli appostamenti (per l’osservazione). Immagini e registrazioni vocali non solo saranno permesse in luoghi pubblici, ma anche per coloro che sono visibili, per esempio sul balcone. Se è disponibile un’autorizzazione possono anche essere impiegati tracciatori-GPS per l’inseguimento dei veicoli, così come i droni (vedi WOZ Nr. 12/2018).
“La nuova legge per la sorveglianza sociale è infame”, dichiara Sybille Berg. “Non è diretta contro alcuni truffatori dell’AI, cosa che come classificazione e svalutazione sarebbe già abbastanza disumana in un paese che tratta ogni truffatore fiscale con maggiore indulgenza, apre bensì le porte all’inferno”. Tutt* gli/le abitanti saranno messi sotto sospetto generalizzato e potrebbero essere sorvegliati da spie private a mo’ di Stasi, rammenta l’autrice. Continue reading Traduzione: “L’indignazione alla base è immensa” →